Nove mesi fa ho scoperto di avere un tumore al seno sinistro. La mia prima reazione è stata quella di estirpare con velocità quel male che avrebbe potuto crearmi danni. Questo è ciò che in quel momento la medicina e la mia famiglia mi richiedeva. Ho chiamato Adele Venneri, avevo BISOGNO del suo conforto e del suo aiuto. Mi sentivo persa e avevo bisogno di aggrapparmi a qualcuno. Lei con dolce fermezza mi ha fatto il DONO più grande. Ha staccato le mie mani da sé e le ha riportate a me. Adele mi ha accompagnato con diverse consulenze di autocoscienza a scoprire cosa quella disarmonia, che nel pensiero comune è chiamato tumore, mi stesse chiedendo di vedere, cosa la mia anima, inascoltata da tempo, mi stesse dicendo.
“NUTRI TE STESSA DA QUEL SENO”: queste sono state le sue prime parole.
Mi ha fatto prendere coscienza delle mie credenze, dei miei aspetti, dei miei bisogni irrisolti, del modo con cui nella vita ho sempre funzionato, quali erano i miei pensieri, le mie emozioni, le memorie cellulari. Mi ha chiesto quanto davvero io credessi che avrei potuto riarmonizzare il mio corpo senza l’immediata scelta della chirurgia. Una scelta che avrei fatto solo per sedare la paura mia e di chi mi stava intorno.
Passo dopo passo, attraverso i suoi libri che soffiavano Nuova Coscienza nel mio cuore, attraverso le varie esperienze e la PRESENZA continua di Adele, ho iniziato ad ascoltarmi, ad osservarmi, ad esplorare luoghi dentro di me in cui non ero mai voluto entrare prima per paura. Questo mi ha permesso di trasmutare il rapporto con la mia famiglia biologica, in primis con mia madre che durante quest’esperienza è riuscita a liberarsi di un segreto che le aveva generato problemi alla tiroide. Ho ritrovato proprio con mia madre una nuova relazione, basata non sulla paura di perderci, ma sul desiderio di esserci e di goderci in ogni istante.
Ho esplorato l’antico bisogno d’amore e di riconoscimento che sempre mi ha portata in passato a NUTRIRMI dagli altri dimenticando me stessa. Ecco che ho iniziato a nutrirmi da quel seno che all’improvviso ha cominciato a reclamare attenzione e amore.
Grazie Adele per la tua presenza e per la tua straordinaria e instancabile fermezza nel riportarmi sempre a Me. So che ti ci è voluta tanta forza. Questo è il Dono più grande che mi hai fatto e che fai alle persone che incontri.
TU PORTI A SÉ, NON A TE.
Oggi ho iniziato a GODere della vita, sono viva, non sono più morta.